Sport Therapy

Nei primi anni di vita e durante l’adolescenza, l’attività fisica è cruciale per un buono sviluppo delle capacità motorie. E lo è ancor di più per quei bambini e ragazzi costretti a terapie antitumorali e quindi a lunghe fasi di ricovero (spesso allettati) e prolungati periodi di inattività fisica.

Il progetto di ricerca “Sport Therapy” nasce proprio con lo scopo di dimostrare che, attraverso un’attività fisica mirata somministrata dal medico dello sport in collaborazione con il pediatra emato-oncologo, è possibile favorire il pieno recupero di questi pazienti, scongiurando l’elevato pericolo di patologie croniche legate alla sedentarietà e permettendo loro di reinserirsi al meglio, una volta guariti, nella propria comunità di appartenenza (scuola, sport e relazioni sociali).

Il progetto di ricerca “Sport Therapy” nasce all’interno del Centro Maria Letizia Verga presso la Clinica Pediatrica dell’Università degli studi di Milano Bicocca – Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua Mamma, ASST San Gerardo di Monza. Qui, ogni anno, vengono curati circa 80 bambini e adolescenti affetti da leucemia, linfoma o patologie del sangue che portano a trapianto di midollo osseo.

Il progetto di ricerca Sport Therapy ha appena compiuto 7 anni ed ha avuto la possibilità di nascere ed evolvere grazie alla lungimiranza e al sostegno dei medici pediatri e delle persone che da anni si dedicano alla raccolta fondi per le attività del Centro Maria Letizia Verga.

STATO DELL'ARTE

Oggi, grazie ai progressi realizzati nella diagnosi precoce e nella cura delle malattie oncologiche, in Europa ci sono più di 300mila giovani pazienti guariti da tumori in età pediatrica e nel 2020 saranno quasi mezzo milione. Per questi bambini e ragazzi, avere la possibilità di svolgere un’attività fisica mirata durante le terapie assume un ruolo fondamentale per scongiurare malattie dovute all’inattività fisica, che rappresentano una delle peggiori e più diffuse conseguenze per i pazienti guariti.

I bambini e adolescenti affetti da malattie oncologiche del sangue, a causa delle terapie cui sono sottoposti, subiscono una progressiva riduzione della capacità respiratoria e di quella cardiaca, oltre che della forza muscolare. L’esercizio fisico mirato rappresenta un possibile approccio terapeutico per risolvere i loro enormi problemi di ridotta capacità di svolgere esercizio. E’ possibile somministrare questo tipo di terapia grazie alla sinergia creata dalla collaborazione tra pediatri emato-oncologi e medici dello sport.

Lo scopo di questo studio è la valutazione dell’impatto di un programma di allenamento di precisione sull’efficienza dei sistemi necessari al trasporto e all’utilizzo dell’O2 in bambine/i e ragazze/i che sono in cura per malattie ematologiche. La sperimentazione ha un approccio multidisciplinare che prevede la segnalazione del potenziale atleta da parte del pediatra emato-oncologo al medico dello sport. Viene effettuata una visita medico sportiva ed una valutazione delle caratteristiche di potenza aerobica, forza, stabilità e flessibilità con medico dello sport e scienziato motorio. Viene poi prescritto un allenamento individualizzato sostenibile sia dal paziente molto fragile che da quello con minori deficit funzionali. Infatti, l’allenamento di precisione ha come scopo il mantenimento o il miglioramento dell’efficienza dei sistemi respiratorio, cardiovascolare e muscolo-scheletrico. Qualora vi siano impaccio articolare e deficit strutturale non modificabili con l’allenamento, subentra l’osteopata con un trattamento manuale prescritto dal medico dello sport.

Pediatra, medico dello sport, scienziato motorio e osteopata sono in costante consultazione per adeguare l’allenamento di precisione all’andamento clinico del singolo atleta. Partecipano inoltre psicologo e dietista alla valutazione delle caratteristiche individuali necessarie allo svolgimento del programma di allenamento. Al termine del periodo di presa in carico viene rivalutata la tolleranza all’esercizio del singolo atleta. I dati raccolti vengono analizzati per verificare l’impatto del trattamento effettuato ed utilizzati a scopo scientifico

GENESI DEL PROGETTO

2009 progetto pilota, in collaborazione tra la Clinica Pediatrica dell’ospedale San Gerardo e la Fisiologia dell’uomo del Università degli studi di Milano Bicocca, su valutazione non invasiva della tolleranza all’esercizio in bambini al termine di trattamento per leucemia linfobalstica acuta

2015 incontro tra i medici ricercatori della Clinica Pediatrica e quelli della Fisiologia dell’uomo per predisporre il protocollo di ricerca Sport Therapy, dedicato all’utilizzo dell’esercizio di precisione in bambini con emopatia maligna. Il primario Prof. Biondi invita Tommaso Moriggi (tesista in scienze motorie), trapiantato di midollo osseo all’età di 3 anni c/o la Clinica Pediatrica San Gerardo di Monza, a far parte del team di Sport Therapy

Luglio 2016 presa in carico dei costi della progettualità (attrezzatture e materiali) da parte del Comitato Maria Letizia Verga. Stesura del protocollo di ricerca da sottomettere al comitato etico della Università degli Studi di Milano Bicocca.

4 Aprile 2017 inaugurazione della palestra Sport Therapy al Centro Maria Letizia Verga

7 Aprile 2017 approvazione del protocollo di ricerca “Allenamento individualizzato in bambini affetti da leucemia, in corso di terapia. SPORT THERAPY”. Inizio reclutamento dei pazienti e attivazione di round trimestrali di allenamento di precisione

Settembre 2017 presa in carico dei costi del personale da parte del Comitato Maria Letizia Verga

Giugno 2018 emendamento approvato del comitato etico di Università degli studi di Milano Bicocca in merito a estensione temporale del progetto ed inclusione di tutti i pazienti afferenti al centro. Nuovo titolo: “Allenamento individualizzato in pazienti in età evolutiva affetti da emopatie maligne in corso di terapia e/o sottoposti a trapianto di midollo osseo. Progetto SPORT THERAPY

Settembre 2019 inaugurazione del giardino palestra outdoor Sport Therapy

Aprile 2021 termine previsto dell’attuale protocollo di ricerca

PERCHE' QUESTA RICERCA E' IMPORTANTE

Per almeno 3 motivi:

  1. i risultati del progetto di ricerca “Sport Therapy” lanceranno l’allenamento di precisione come una delle armi terapeutiche disponibili per contrastare le conseguenze delle malattie emato-oncologiche in età evolutiva;
  2. incrementando la capacità fisica dei bambini e adolescenti affetti da ematopatie maligne durante le fasi del trattamento antitumorale, diminuiremo la pesante eredità lasciata dalle cure, colmando così il loro svantaggio nei confronti dei coetanei sani e garantendo loro un pieno reinserimento nelle comunità di appartenenza (scuola, sport, rapporti sociali);
  3. una standardizzazione della metodologia per utilizzare l’esercizio di precisione nei bambini e adolescenti ricoverati faciliterà il monitoraggio dei progressi di questo tipo di interventi a livello internazionale e i dati provenienti dal progetto “Sport Therapy” permetteranno ai governi e agli enti interessati di non rimandare ulteriormente l’istituzione delle strategie necessarie a migliorare salute e benessere delle persone guarite da malattie oncologiche.

ASPETTI INNOVATIVI DELLA RICERCA

Alla fine del progetto di ricerca “Sport Therapy”:

  • saranno disponibili nuove strategie per contrastare, grazie all’allenamento di precisione, i danni cardio-polmonari e muscolo scheletrici conseguenti alle terapie antitumorali;
  • verrà dimostrato definitivamente come l’esercizio fisico possa essere un’opzione terapeutica e non solo un elemento decorativo all’interno della presa in carico dei bambini e adolescenti affetti da malattie oncologiche del sangue, sin dall’inizio della malattia;
  • sarà chiara la possibilità di introdurre nuove figure tecniche nel contesto ospedaliero: medici dello sport e scienziati motori faranno parte del team multidisciplinare che collega l’ambiente ospedaliero al territorio;
  • la prospettiva futura, una volta conclusa la sperimentazione e dimostrata l’efficacia dell’intervento di allenamento di precisione sulla salute psico-fisica dei bambini e adolescenti affetti da tumore, sarà quella di far diventare la “Sport Therapy” un servizio assistenziale permanente durante la cura dei pazienti in età evolutiva.