La storia

Quando un sogno diventa realtà

Negli anni ’70, con un piccolo gruppo di genitori di bambini con leucemia, intuiamo il valore di una stretta
collaborazione medici-genitori per unire volontà, energie e per individuare obiettivi comuni-condivisi.
E per conseguire risorse da investire nella creazione di strutture adeguate, in una organizzazione
multidisciplinare con forte attenzione ai problemi psico-sociali, alla ricerxcxcxcca, alla formazione di giovani
pediatri-ematologi.
A distanza di numerosi anni possiamo ben dire che scoprimmo allora, e lo realizzammo negli anni
successivi, il concetto di “alleanza terapeutica” tra operatori sanitari, genitori, malati, società civile.
In pratica un nuovo modo di fare medicina.
Negli anni successivi abbiamo il privilegio di vivere una bella storia che può sembrare una favola: medici,
operatori sanitari, genitori, volontari si impegnano con entusiasmo, con spirito di gratuità e di grande
dedizione, coniugando assistenza globale, ricerca, solidarietà e ponendo al centro del programma il
bambino che, se pur malato, ha grande bisogno di essere aiutato a crescere, in senso fisico, psicologico,
culturale. Si condividono programmi.
Ci si confronta con i migliori centri internazionali. Un indicatore forte dell’impatto di questo grande
impegno è il numero crescente di bambini che concludono positivamente il programma di cura e che
riprendono in pieno il loro percorso verso l’età adulta. Tra gli anni ’80 e gli anni 2000 i nostri “guariti”
raggiungono il numero di oltre 700. Con oltre 300 giovani che hanno superato l’età di 18 anni, sono
diventati adulti e stanno affrontando, come tutti i loro coetanei, i problemi della vita.
Giuseppe Masera
Nel 1979 si verifica un evento determinante: Maria Letizia, una graziosa bimba
di quattro anni, in pochi giorni passa dai campi di sci ad un lettino di ospedale.
Ci lascia in un soffio. Papà Giovanni e Mamma Marilisa sublimano l’immenso
dolore in un impegno per assicurare la guarigione al maggior numero di
bambini colpiti da leucemia. Nasce così il Comitato Maria Letizia Verga per lo
studio e la cura della leucemia del bambino, guidato con grande passione e
determinazione da Giovanni. Si chiamano a raccolta genitori, amici, volontari.
All’inizio degli anni ’80, si concepisce un sogno: insieme si vuole creare un
Centro di eccellenza in grado di realizzare una struttura moderna, di applicare
le migliori terapie possibili (sia sul piano medico che globale, psico-sociale) e di
fare ricerca. La sede presso la Clinica Pediatrica De Marchi di Milano è
diventata insufficiente. Ci si trasferisce a Monza all’Ospedale San Gerardo per
realizzare una nuova Clinica Pediatrica dell’Università di Milano-Bicocca ed un
Centro di Ematologia Pediatrica. Nasce la Fondazione Tettamanti, guidata da
Luigi Roth che ha come obiettivo la ricerca e che costruisce un laboratorio
dedicato in particolare alla leucemia.