LE NOSTRE STORIE | 5 Agosto 2024

Grazie amico Pallino!

Il libro Pallino nasce dall’idea di una bambina che frequentava il Centro e che nell’ottobre 2020, desiderando aiutare i suoi coetanei ad assumere con maggiore facilità una medicina che per sapore e dimensione non riscontra molto successo tra i nostri piccoli pazienti, ha pensato di trascrivere i metodi sperimentati insieme ai suoi genitori, per poterli in qualche modo tramandare a chi si sarebbe potuto trovare in una situazione simile in futuro.
Spiegano Francesca Nichelli e Emanuela Schivalocchi, psicologhe del Centro Maria Letizia Verga che seguono, rispettivamente, i pazienti da 0 a 5 anni e da 6 a 11 anni e i loro genitori.

Le Dottoresse proseguono così raccontando: “Partendo da questo desiderio individuale, abbiamo proposto anche ad altri bambini di scrivere i loro personali suggerimenti per l’assunzione del farmaco, e nel tempo la nostra primissima versione amatoriale, realizzata con la trascrizione dei consigli dei bambini e illustrata con immagini prese dal web, si è andata arricchendo di nuove proposte, riscontrando un enorme successo soprattutto da parte delle mamme che all’esordio si trovavano in difficoltà nella somministrazione di alcuni farmaci per bocca.

Questo libricino si è rivelato infatti uno strumento di grande aiuto non solo per i bambini, che non si sentivano più soli nella loro fatica, 
ma anche per i genitori che attraverso la sperimentazione insieme ai propri figli della raccolta di suggerimenti vivevano con maggior leggerezza la frustrazione dell’insuccesso iniziale proprio perché faceva parte di una storia comune.

Grazie al Comitato abbiamo avuto la possibilità di trasformare la nostra versione amatoriale in una pubblicazione molto curata nella grafica, che ha dato un nome e un volto al personaggio che si trova a sperimentare i diversi metodi, e che ha mantenuto la forma linguistica originale dei bambini che ci hanno consegnato i loro consigli. Pallino non vuole fornire risposte precostituite, ma attraverso i numerosi esempi riportati, aiuta ed invita ciascuno a trovare la strategia più congeniale, contribuendo a non far sentire inadeguato chi in quel momento ha difficoltà ad assumere le terapie.

A sostegno della bontà di questo progetto abbiamo raccolto la testimonianza di una nostra mamma e di un nostro bambino in cura:

Andrea aveva 4 anni quando ci hanno ricoverato, ed era una faticaccia per me riuscire a fargli prendere quelle brutte medicine, così nella sala caffè che era il mio laboratorio, inventavo qualsiasi cosa che potesse funzionare con lui! La fetta al latte è stata il top! provate anche voi
spero vi possa aiutare a sentire meno quei brutti sapori un abbraccio a tutti.” Katja mamma di Andrea” (Mamma del Comitato)

Pallino, per me, è stato sia d’aiuto che d’ispirazione. Dopo aver provato biscotti, marmellate e gelati, ora uso solo il metodo numero 8. Grazie Pallino!” (Bambino)