“Caro Signor Verga…”
Caro Signor Verga,
sento l’urgenza di scriverle queste righe poiché non ho avuto modo di salutarla prima di concludere la mia attività lavorativa per pensionamento il 31/12/2021.
Forse non è un caso che non l’abbia incontrata perché in questi ultimi giorni sono stata sovrastata da molte emozioni e come un flashback mi sono venute in mente tante immagini e momenti vissuti fin dall’inizio, nell’aprile del 2002.
Grazie alla sua generosità, operosità e profonda umanità, ho potuto conoscere, vivere, partecipare a questa realtà umana toccante, dove il dolore si alterna alla gioia, la paura alla speranza, la lotta alla resa. Ma ho anche compreso che la resa rende forte, il riconoscere il dolore e stare con esso conduce ad aprirsi al mondo degli altri, a condividere il proprio ed altrui dolore finché esso diventa azione che apre le porte a speranze, a costruzioni di mattoni di amore, compassione e profonda partecipazione.
Ciò che lei ha costruito concretamente è impregnato di questo amore. Amore che crea amore, passione, forza per la vita di tutti i piccoli malati che passano al Centro Maria Letizia Verga, dove trovano un luogo del cuore grazie ai tanti collaboratori che si dedicano a loro e ai loro sogni!
Quello che mi preme ancora dirle è quanto questa realtà ha inciso nella mia vita personale, quanto il trovare un luogo di lavoro che si confacesse alla mia ricerca profonda di sentirmi utile in ambiti dove si trovano i più fragili, dove c’è bisogno di sostenere concretamente chi si prodiga per i fragili, quanto tutto questo mi abbia fatto comprendere la relatività della nostra umana vita, e la bellezza che questa vita ci riserva, la forza e la resilienza inaspettate che possono scaturire da ognuno di noi quando tutto sembra crollare.
Mi si aprono davanti agli occhi immagini di momenti di emozione, i pianti dei nostri specializzandi, le sorprese per la forza inattesa di bambini molto malati, la gioia per pazienti diventati grandi e volenterosi di aiutare a loro volta, grazie alla loro esperienza personale, scegliendo la professione del medico, la dedizione dei nostri medici nell’affrontare con molta attenzione caso per caso, senza dare mai nulla per scontato.
E’ di questo piccolo grande universo di umanità che sono grata e sarò grata nei tempi a venire, affinché mi sia di esempio nei momenti di sconforto e sofferenza, ma anche di passione, di entusiasmo e gioia della mia prossima vita.
Un grazie immenso a lei e a tutti i suoi collaboratori, alle colleghe del Comitato, a chi promuove con autenticità il Centro Maria Letizia Verga, affinché continui ad essere un centro di eccellenza per la scienza medica, ma soprattutto per la scienza del cuore, la più umana delle scienze!
Con affetto,
Andreina