LE NOSTRE STORIE | 2 Marzo 2020

Alla scoperta degli Instabili…Alessia

Si racconta mamma Alessia, che ha creato i costumi per gli Instabili. “Impossibile non farsi travolgere dalla bellezza di vita che si sprigiona tutta intorno”: così ci racconta la magia del progetto-spettacolo del Comitato.

Una mattina, al Comitato, ero passata a ritirare del cioccolato e scopro che stavano pensando di mettere in piedi uno spettacolo. Subito il mio entusiasmo va alle stelle e dico: “Se per caso doveste avere bisogno per i costumi…io posso dare una mano”. E così è stato! “Le misure, dobbiamo prendere le misure!”: ed eccomi lì, di fronte a persone sconosciute in mutande con un metro in mano…un ottimo inizio il mio!

Non conoscevo quasi nessuno, ma è bastata una pizza dopo le prove per sentire l’unione del gruppo e la fantastica apertura del cuore all’accogliere. È stato un periodo faticoso, il lavoro sempre fino a tardi, un trasloco, ma, quando, dopo una giornata estenuante, varcavo la soglia della palestra per le prove…MAGIA! I saluti, i sorrisi, le risate tra un balletto e l’altro…l’unione vera di tutte queste persone, così diverse ma così simili, e tutto il resto svaniva nel nulla! Tutto mi ha fatto sentire parte integrante degli INSTABILI.

Mattinate e domeniche libere passate, tra uno scatolone e l’altro, a tagliare e cucire stoffe, bottoni, elastici, tutto in continua evoluzione: sembrava non esserci mai una fine! Ma quando, durante lo spettacolo, tutto è andato per il meglio, cambi super veloci compresi, è stata una grande soddisfazione personale e una grande gioia essere lì, sapendo che tutta la fatica fatta aveva dato i suoi risultati!
La spinta all’essere parte di questo progetto è stata istintiva, semplicemente nata dalla voglia di dare una mano, di rimettersi in gioco in qualcosa che non facevo più da anni.

Gli INSTABILI? Un uragano di allegra follia! Impossibile non farsi travolgere dalla bellezza di vita che si sprigiona tutta intorno.

Se siete venuti a vedere lo spettacolo lo avete visto: tutto è stato possibile perché ognuno di noi ha fatto la sua parte; solo rimanendo uniti, anche nelle difficoltà di ognuno, è stato possibile arrivare in fondo al progetto e realizzare lo spettacolo! Un sogno nel cassetto? Un progetto teatrale scritto da noi…

Al signor Verga voglio dire GRAZIE! GRAZIE per aver dedicato la sua vita alla realizzazione di un grande centro di ricerca e cura, ma soprattutto GRAZIE per i suoi dolci sguardi e le sue amorevoli carezze al cuore rivolte a noi mamme. Il giusto nutrimento per ritrovare un po’ di pace.

Se non siete riusciti a venire a vederci, non preoccupatevi, abbiamo tante repliche in programma!