LE NOSTRE STORIE | 13 Gennaio 2020

Alla scoperta degli Instabili…Martina

Martina, 18 anni, una ragazza guarita sul palco; anche lei recita nello spettacolo del Comitato… che emozione!

Sono venuta a sapere dello spettacolo per caso da mamma. Un pomeriggio mi ha detto che andava al Comitato perché le era stato proposto di partecipare a un musical. Credo di aver pensato una cosa come “Oh cielo la mamma in uno spettacolo”, insomma non l’avrei mai vista su un palco a recitare, ballare e cantare. Poi mi ha proposto di andare con lei, a vedere le prove, allora, armata di libro per studiare ho accettato. Ho trascorso un paio di mesi ad andare a vedere le prove con i libri di scuola. Non ricordo precisamente quando mi è stato chiesto se mi andava di farne parte. Ci sono rimasta un po’ di sasso. Rosanna, una delle due registe, mi ha detto: Tranquilla, pensaci e fammi sapere”; questa frase mi è ronzata in testa per una settimana ma alla fine ha vinto il sì, con supporto della mamma. Non avevo niente da perdere.

Quando ho iniziato a fare le prove ormai li conoscevo già tutti, ma alla prima riunione a settembre ammetto di aver provato un po’ di timore: mi trovavo in un gruppo di persone che non conoscevo e che non avevo mai visto. Però è stato fantastico!

Non si può fare una classifica dei momenti belli trascorsi insieme, è stato bello dall’inizio alla fine. Un continuo susseguirsi di allegria, gioia e puro divertimento.

Non sono una persona molto espansiva o a cui piace stare al centro dell’attenzione, ma ci ho provato. Durante le prove mi sono spesso sentita dire ‘sciogliti’ o ‘muoviti’ ma non sempre era facile. C’erano i giorni in cui mi riusciva più o meno bene, altri in cui un tronco sarebbe stato più di presenza. Alla fine è andata, credo di essere cresciuta sotto questo punto di vista, e credo non sia andata tanto male e, soprattutto, non mi aspettavo di divertirmi così tanto!

Ho deciso di accettare per loro… il motivo sono sempre i bambini o i ragazzi in cura al Comitato. So cosa vuol dire essere su uno di quei letti e forse è stato proprio il motivo per cui mi sono messa in gioco, non so se in un altro contesto lo avrei fatto. Dare un piccolo contributo al posto a cui devo tanto mi ha dato soddisfazione, mi ha fatto sentire utile.

Se dovessi definire gli Instabili, probabilmente l direi che sono parte della mia famiglia, un gruppo di gente messa insieme per caso ma che è diventata importante nella mia vita.

Queste persone che fino a settembre del 2018 erano in gran parte sconosciute si sono unite, hanno formato un’alleanza tale da permettere la realizzazione di questo spettacolo. Giunti a questo punto non posso che augurare che tutto questo continui con la stessa gioia e tenacia che ci sono state fin da subito.

Al signor Verga la prima cosa che direi è un grande grazie, per tutto. Per aver permesso a questo gruppo di mettere in scena uno spettacolo, per averci creduto tanto, per aver dimostrato quanto ci teneva addirittura commuovendosi, per tutto quello che fa ogni giorno, per essere la fantastica persona che è, che non si è arresa nonostante tutto.

A chiunque abbia la possibilità di vederlo dico: lo faccia. Davvero ne vale la pena e non solo per lo spettacolo in sé, che è un ottimo modo per passare una serata in allegria, ma anche per quello che ci sta dietro, per il Comitato e i suoi bambini.