I NOSTRI MEDICI | 12 Giugno 2018

Le infermiere di Monza al Congresso AIEOP 2018

Dal 27 al 29 maggio 2018 si è tenuto Bologna il XLIII Congresso dell’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP), a cui abbiamo partecipato, accompagnate dalla Coordinatrice Infermieristica, Nadia Mandelli, e dalla Referente dell’Ematologia Pediatrica – CTMO, Claudia Negri. Un’esperienza davvero arricchente!

Abbiamo avuto la possibilità di conoscere e confrontarci con diverse realtà: in Italia sono 48 i centri AIEOP, tra cui anche il nostro di Monza; con l’occasione, sono stati presentati alcuni progetti per migliorare la pratica quotidiana e venire incontro alle esigenze dei nostri piccoli pazienti.

Anche noi infermiere di Monza abbiamo avuto qualcosa da dire! Durante la sessione dedicata ai giovani ricercatori, abbiamo portato il nostro contributo presentando un progetto educativo messo a punto in questi mesi, lavorando con il gruppo infermieristico delle nostre Unità Operative. Il progetto, intitolato Spiegami il CVC!, ha portato all’elaborazione di tre strumenti educativi grazie ai quali, a partire dalle prossime settimane, noi infermieri spiegheremo ai bambini e ragazzi in che cosa consiste l’intervento di posizionamento del CVC o del PICC: speriamo, in questo modo, di ridurre l’ansia e la preoccupazione che i bambini spesso provano in questa occasione.

Ci ha entusiasmato vedere l’interesse che il nostro lavoro ha suscitato nei colleghi di altri centri: curiosi, ci hanno posto diverse domande e ci hanno già invitato al congresso AIEOP del prossimo anno per vedere i dati riguardanti l’efficacia dell’utilizzo dei nostri strumenti educativi nella pratica assistenziale di tutti i giorni.

La sessione “Incontra l’esperto: il ragazzo off-therapy” ci ha divertito e interrogato allo stesso tempo: è stata una chiacchierata con quattro ragazzi guariti. Ci hanno raccontato le loro esperienze, le loro vittorie sulla malattia e i cambiamenti avvenuti nella loro vita. Ci hanno anche posto delle domande, che ci hanno molto provocato: “Che cosa vuol dire entrare in empatia con un ragazzo che assisti?”, ci ha chiesto Ivan.

Ognuno ha avuto così l’opportunità di ripensare a ciò che ogni giorno ci fa svegliare la mattina facendoci sentire fortunati per essere infermieri.