I NOSTRI MEDICI | 28 Giugno 2017

Alleati, battiamo le leucemie. Parla il “pioniere” Masera: più di 80 su 100 oggi ce la fanno

Masera

Nelle giornate AIL dedicate alla ricerca contro i tumori del sangue Giannella Channel ha intrapreso un viaggio nel pianeta salute incontrando il numero uno nel campo dell’ematologia infantile: “Negli anni Sessanta gli oncologi si sentivano impotenti contro il sangue bianco, poi la nuova combinazione di farmaci e la stretta collaborazione coi genitori si sono rivelati vincenti”.

Giuseppe Masera, nato a Busto Arsizio (Varese), 79 anni fa, ha vissuto un quarto di secolo come direttore della Clinica pediatrica dell’Università Milano Bicocca presso l’ospedale San Gerardo di Monza dove, nel 2009, ha passato il testimone ad Andrea Biondi.

Anni segnati da successi, ma anche dal ricordo di chi non è guarito. Tanti. Nostalgici e dolorosi ricordi di piccoli grandi eroi, gradini di una scala che ha portato ai risultati attuali. Un nome per tutti: 1979, Maria Letizia. Papà Giovanni e mamma Marilisa sublimano l’immenso dolore in un impegno per assicurare la guarigione al maggior numero possibile di bambini colpiti dalla leucemia. Nasce il Comitato “Maria Letizia Verga” che da allora ha sostenuto le iniziative di Masera e colleghi (Cornelio Uderzo, Vantino Conter, Momcilo Jankovic, Mario Rossi e Andrea Biondi). Da non dimenticare la straordinaria partecipazione di 30 mila genitori, amici e volontari.

L’investimento a favore della ricerca e dei laboratori specializzati sorti a Monza negli ultimi 30 anni, grazie anche all’intervento della Fondazione Tettamanti, è di oltre 40 milioni di euro. Fondazioni, enti pubblici e privati e tanta solidarietà per trovare i mezzi capaci di trasformare l’utopia in sogni prima e poi in realtà.

Sono convinto che lavoro, denaro, ricerca, organizzazione, siano gli elementi base per risolvere i nostri problemi. Solo potendo risolvere l’equazione di questi dati potremo avere un’équipe sempre migliore e così dare ai nostri bambini possibilità maggiori, tanto da poter dire ai nuovi sfortunati: sì, è un avversario terribile, ma siamo pronti, possiamo combatterlo e può essere vinto. Di leucemia si può guarire