L’Associazione Lupo adotta due stanze del nuovo Centro in ricordo di Gian Franco
Sabato 24 ottobre al Centro Maria Letizia Verga l’associazione Lupo ha visitato le stanze che ha adottato, riportiamo
la lettera che ci scrivono.
Carissimi amici, ringrazio tutti i presenti e gli ospiti che oggi intervengono in questo incontro di presentazione della Camera di degenza Ematologica e della stanza di laboratorio nel Centro Maria Letizia Verga, entrambe adottate dalla nostra Associazione. Evento molto importante per noi famigliari di Gian Franco, per la nostra Associazione, per tutti i soci e le persone che sempre ci sostengono nell’attività di volontariato e solidarietà. È grazie a loro che è stato possibile per noi aggiungere la nostra piccola goccia di solidarietà a tutte le altre gocce, piccole e grandi, che hanno permesso in breve tempo di avere questo bellissimo ed efficientissimo Centro realizzato, come un vestito su misura, secondo le necessità e le aspettative dei bambini e degli adolescenti, senza dimenticare i famigliari, che usufruiscono della struttura, ed allo stesso tempo pensato in modo da permettere a tutti coloro che lavorano per la cura e la guarigione del bambino di prestare la loro opera al meglio. Questo Centro, se così si può dire, è stato realizzato secondo i principi dell’ergonomia, vale a dire cercando di avere un adattamento ottimale tra l’ambiente, gli operatori e i fruitori.
Anche per noi genitori, sorelle e zii di Gian Franco oggi è una giornata importante.
Questo “viaggio per Monza”, a differenza di quello che facemmo 11 anni fa, è stato un viaggio di gioia perché, nel ricordo del sorriso di Gian Franco, un po’ di lui e di noi è qui al Centro Maria Letizia Verga.
11 anni fa, invece, affrontammo con Gian Franco il nostro “viaggio della speranza”. Venimmo qui da Bari in ambulanza con il cuore carico di angoscia, la mente piena di interrogativi e con Gian Franco in condizioni disperate. Sapevamo che poche erano le sue chance, ma noi eravamo determinati a giocare tutte le nostre carte: la voglia di lottare per vivere di nostro figlio, la sorellina Chiara compatibile per la donazione del midollo e la certezza che non avremmo mai mollato fino in fondo. A Monza sia Gian Franco che noi abbiamo trovato luoghi, ma soprattutto persone, in grado di accogliere le nostre speranze: finalmente potevamo intravedere una luce, se pur debole, in fondo al tunnel.
L’avvenimento odierno ha per noi genitori di Gian Franco una doppia valenza: emotivo-sentimentale e di solidarietà sociale.
Valenza emotivo-sentimentale perché Gian Franco ha vissuto in questi luoghi i giorni difficili della sua malattia e, pur essendo pienamente consapevole della serietà del suo male e delle complesse terapie che doveva affrontare per combatterlo, non ha perso il suo desiderio di vita e quindi la voglia di lottare fino all’ultimo respiro trasmettendo anche a noi, suoi cari, la forza di non arrendersi mai. Questo è potuto accadere per due ordini di motivi: Gian Franco traeva da sé la forza perché era uno spirito guerrieri ma allo stesso tempo era circondato, sia quando era ricoverato in ospedale che quando era ospite della Residenza Maria Letizia Verga, da persone altamente professionali e fortemente amorevoli. Lui si sentiva, per così dire, “A Casa” e ai suoi amici dell’ACR che gli scrivevano che erano tristi per la sua lontananza da loro, lui così rispondeva: “Non siate tristi per me perché io qui non sto male, anzi sono felicissimo, perciò dovete esserlo anche voi, qui sono tutti amichevoli con me… io tornerò non vi preoccupate e siate sempre felici…”.
Valenza di solidarietà sociale perché da sempre l’Associazione Gian Franco Lupo, che ha tra i suoi fini principali il sostegno alle strutture sanitarie (in primis quelle lucane) e alla ricerca scientifica, ha rivolto il suo sguardo a quella realtà di volontaria molto attiva e vivace rappresentata in Monza dal Comitato Maria Letizia Verga. Ecco perché quando il Comitato ha deciso di imbarcarsi in quella grande avventura di costruire un Centro apposta per accogliere i bambini affetti da malattie del sangue e garantire loro l’eccellenza delle cure, anche la nostra Associazione ha deciso di raccogliere la sfida e dare il suo contributo.
Questo nuovo, efficiente, modernissimo e coloratissimo Ospedale costruito in temi record, a misura di bambino, con fondi interamente provenienti dalla solidarietà di persone singole e di Associazioni, è un Ospedale Pubblico di tutti e per tutti, cui si accede con il Servizio Sanitario Nazionale e rappresenta un centro di eccellenza europeo nello studio e nella cura della leucemia e delle malattie del sangue dei bambini. L’Associazione Gian Franco Lupo è orgogliosa di avere potuto partecipare a questa meravigliosa opera adottando due spazio all’interno del Centro: una camera per la degenza ematologica e una stanza del laboratorio Tettamanti potendo così contribuire a far sentire “A Casa” tutti quei bimbi che avranno bisogno di una “mano amorevole ed altamente professionale” per ritornare a sorridere alla vita.
L’Associazione Gian Franco Lupo ringrazia i lucani che con la loro sensibilità hanno permesso, in soli dieci anni di attività, di poter dare un significativo contributo a sostegno della Sanità sia per quanto riguarda le strutture e le attrezzature sia per quanto riguarda la ricerca attraverso l’elargizione di borse di studio a sostegno di giovani ricercatori. A tutt’oggi infatti l’Associazione ha potuto destinare per tali iniziative ben 741.000 euro.