Dottoressa Rodriguez: la mia esperienza a Monza al servizio dei bambini
Ho frequentato la Scuola di Specializzazione in Pediatria a Siena e a giugno di quest’anno mi sono specializzata con una tesi sul Retinoblastoma, il tumore pediatrico più trattato nell’Ospedale Senese. Nel corso degli anni di specializzazione è cresciuto il mio interesse per l’Oncoematologia Pediatrica, per cui lo scorso autunno ho richiesto al Direttore della mia Scuola di poter approfondire alcuni aspetti di questa appassionante e difficile disciplina e per questo di poter frequentare il Reparto di Ematologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza, noto per essere un centro di eccellenza.
Dopo un po’ di vicissitudini burocratiche che hanno ritardato la mia partenza, alla fine dello scorso gennaio ho ricevuto l’approvazione per poter frequentare il Centro di Monza e la mattina del 2 febbraio sono giunta all’11° piano del settore C dell’ Ospedale San Gerardo, dove è situato il Reparto di Ematologia Pediatrica e il Centro Trapianto Midollo Osseo. Ad aprirmi la porta è stato un dottore gentile che mi ha indirizzata alla stanza dei medici dove presto ci sarebbe stata la discussione dei casi clinici e dove ho incontrato il Dott. Carmelo Rizzari, responsabile del Reparto nonché mio tutor, gli altri medici e gli specializzandi.
Sono stata accolta molto gentilmente da tutti: il Direttore Prof. Andrea Biondi mi ha invitata a partecipare alle varie attività formative della Scuola di Specializzazione; il Dott. Rizzari mi ha subito coinvolto nelle attività del reparto, permettendomi di assistere alle comunicazioni con i pazienti, alla visita, alle procedure invasive e di partecipare alle discussioni mediche che quotidianamente, attraverso il confronto, l’aggiornamento scientifico ed il ragionamento clinico, guidano le delicate decisioni diagnostiche e terapeutiche.
Le mie prime contrastanti sensazioni sono state disorientamento ed entusiasmo: avevo la possibilità di seguire un grande numero di pazienti e ampliare le mie conoscenze su molte patologie, terapie e procedure, mi sentivo un po’ frastornata dalle novità ma anche piena di interesse per tutto quello che avrei potuto imparare in uno dei maggiori Centri di ricerca italiani nel campo dell’Ematologia Pediatrica.
Fin dall’inizio mi ha colpito l’efficiente organizzazione del lavoro del Reparto: le riunioni mediche di inizio giornata e l’incontro tra medici e personale infermieristico in tarda mattinata costituiscono momenti fondamentali di confronto e di verifica, particolarmente utili in una realtà dove il lavoro è intenso ma delicatissimo e anche il minimo errore deve essere evitato.
In tutti i medici ho apprezzato grande competenza, propensione al confronto, dedizione all’insegnamento e disponibilità a rispondere ai miei dubbi, domande e curiosità. Ho ammirato il Dott. Rizzari per essere, allo stesso tempo, autorevole maestro e collega scherzoso: serietà, razionalità e competenza nel lavoro si accompagnano, ogni giorno, a momenti condivisi di riposo con il personale del Reparto. Credo che condividere non solo le gravi decisioni e le responsabilità ma anche i momenti di distensione, permetta ai componenti di un gruppo di conoscersi, aumentare lo spirito di squadra e lavorare meglio insieme. Inoltre ho avuto il piacere di conoscere: il Dott. Attilio Rovelli, responsabile del Centro Trapianto di Midollo Osseo, severo e instancabile ricercatore, sempre presente e pronto a fornire consigli e spunti di riflessione scientifica ai colleghi e ai giovani medici in formazione; la Dott.ssa Alessandra Sala, esempio di precisione, dedizione ed entusiasmo; la Dott.ssa Marta Verna, lavoratrice competente, dolce e determinata anche nelle decisioni più dolorose e difficili di questa professione. Gli specializzandi del Reparto sono stati tutti molto disponibili con me e vorrei cogliere l’occasione, attraverso queste pagine, per salutarli e per ringraziare Laura Bettini e Fabiola Dell’Acqua (oggi anche lei Specialista), che mi hanno affiancata durante il mio tirocino, per la generosità e l’amicizia dimostratemi.
Nel corso del mio stage, ho conosciuto le storie di molti pazienti, ho avuto modo di approfondire varie tematiche oncoematologiche, in particolare i protocolli di diagnosi e cura delle leucemie acute e dei linfomi e il trapianto di cellule staminali.
Ma c’è qualcosa che va oltre il “sapere” e il “saper fare”: la gestione delle emozioni, l’empatia, l’approccio umano e professionale alla malattia, al dolore, alla possibilità della morte, ancora più difficile quando si tratta di piccoli pazienti. Nella tempesta delle emozioni saper essere una guida, orientando la bussola verso l’ orizzonte della guarigione senza però perdere la consapevolezza razionale e scientifica. Non ci sono libri da cui imparare tutto ciò, il “saper essere” si apprende sul campo con l’esperienza e con l’esempio di grandi maestri.
I due mesi di frequenza presso il Centro di Oncoematologia di Monza sono letteralmente volati e ci sarebbe stato ancora tanto da imparare. Ma, nonostante il breve periodo a disposizione e una piccola disavventura esterna all’Ospedale (uno sfortunato incontro con ladri di fonendoscopio e appunti), conservo un ottimo ricordo di questa esperienza. Avere incontrato persone di grande spessore professionale ed umano, aver potuto apprendere dal loro esempio, ha contribuito alla formazione della Pediatra che sono ed ha lasciato in me semi di una conoscenza che spero di poter far fiorire in futuro nella mia professione al servizio dei bambini.
Grazie di cuore a tutti!
Dott.ssa Dhyana Chiara Rodriquez
Scuola di Specializzazione in Pediatria
Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena