Grazie amico Pallino!

Il libro Pallino nasce dall’idea di una bambina che frequentava il Centro e che nell’ottobre 2020, desiderando aiutare i suoi coetanei ad assumere con maggiore facilità una medicina che per sapore e dimensione non riscontra molto successo tra i nostri piccoli pazienti, ha pensato di trascrivere i metodi sperimentati insieme ai suoi genitori, per poterli in qualche modo tramandare a chi si sarebbe potuto trovare in una situazione simile in futuro.
Spiegano Francesca Nichelli e Emanuela Schivalocchi, psicologhe del Centro Maria Letizia Verga che seguono, rispettivamente, i pazienti da 0 a 5 anni e da 6 a 11 anni e i loro genitori.

Le Dottoresse proseguono così raccontando: “Partendo da questo desiderio individuale, abbiamo proposto anche ad altri bambini di scrivere i loro personali suggerimenti per l’assunzione del farmaco, e nel tempo la nostra primissima versione amatoriale, realizzata con la trascrizione dei consigli dei bambini e illustrata con immagini prese dal web, si è andata arricchendo di nuove proposte, riscontrando un enorme successo soprattutto da parte delle mamme che all’esordio si trovavano in difficoltà nella somministrazione di alcuni farmaci per bocca.

Questo libricino si è rivelato infatti uno strumento di grande aiuto non solo per i bambini, che non si sentivano più soli nella loro fatica, 
ma anche per i genitori che attraverso la sperimentazione insieme ai propri figli della raccolta di suggerimenti vivevano con maggior leggerezza la frustrazione dell’insuccesso iniziale proprio perché faceva parte di una storia comune.

Grazie al Comitato abbiamo avuto la possibilità di trasformare la nostra versione amatoriale in una pubblicazione molto curata nella grafica, che ha dato un nome e un volto al personaggio che si trova a sperimentare i diversi metodi, e che ha mantenuto la forma linguistica originale dei bambini che ci hanno consegnato i loro consigli. Pallino non vuole fornire risposte precostituite, ma attraverso i numerosi esempi riportati, aiuta ed invita ciascuno a trovare la strategia più congeniale, contribuendo a non far sentire inadeguato chi in quel momento ha difficoltà ad assumere le terapie.

A sostegno della bontà di questo progetto abbiamo raccolto la testimonianza di una nostra mamma e di un nostro bambino in cura:

Andrea aveva 4 anni quando ci hanno ricoverato, ed era una faticaccia per me riuscire a fargli prendere quelle brutte medicine, così nella sala caffè che era il mio laboratorio, inventavo qualsiasi cosa che potesse funzionare con lui! La fetta al latte è stata il top! provate anche voi
spero vi possa aiutare a sentire meno quei brutti sapori un abbraccio a tutti.” Katja mamma di Andrea” (Mamma del Comitato)

Pallino, per me, è stato sia d’aiuto che d’ispirazione. Dopo aver provato biscotti, marmellate e gelati, ora uso solo il metodo numero 8. Grazie Pallino!” (Bambino)

Un papà speciale si racconta

“Ho conosciuto il Comitato Maria Letizia Verga nel 2016, quando durante il mio lavoro ho avuto modo di incontrare dei loro volontari che mi hanno spiegato, in modo molto semplice, di cosa si occupavano e per quale motivo ritenevano così importante spendere gran parte del loro tempo per raccogliere fondi per risolvere un problema che non conoscevo: la leucemia infantile. Ho deciso così di aderire a questa buona causa, dando il mio contributo.

Completamente diverse invece, sono state le circostanze che mi hanno riportato qualche anno dopo, a rapportarmi con il Comitato. Nel 2019 mia figlia si è ammalata e la mia famiglia ha dovuto attraversare un momento difficile, che ha lasciato il segno. Tutto ciò che è successo dopo quell’anno mi ha portato ad essere un genitore forte e per quanto mi è stato possibile, un volontario del Comitato.

Focalizzarsi solo su alcuni aspetti per descrivere questa esperienza è impossibile ma, essendo io abituato a lavorare con persone che sfidano l’impossibile, mi tocca provarci.

Una cosa che posso ricordare sono i tanti sorrisi che, come famiglia, abbiamo ricevuto nei momenti più difficili, ci è stata restituita una grande dignità e questo è stato importante perché, quando si ammala un figlio di leucemia ci si sente proprio piccoli piccoli e non si capisce bene il perché.

Ciò che ha fatto la differenza è stato che, come famiglia, abbiamo potuto vivere la malattia di nostra figlia come protagonisti e non come spettatori. Siamo stati curati insieme a lei e ne avevamo bisogno perché, se si ammala un figlio, sembra che si ammali tutto quello che tocchi. Questo invece, è stato più semplice da capire.

Si dice che: “chi va con lo zoppo impara a zoppicare” e parlando di competenza medica, attenzione e amore, secondo me, i medici e infermieri del reparto di onco-ematologia pediatrica del Centro Maria Letizia Verga, i genitori e i volontari del Comitato Maria Letizia Verga zoppicano alla grande.

Abbiamo fatto tanta strada insieme ed è passato tanto tempo, estati e inverni, ma il ricordo di quella sensazione di fiducia ritrovata è ancora fortissimo.

Una parte importante di questo lavoro, anche se non l’unica, consiste nella raccolta fondi. Ho iniziato nel 2021 a raccogliere fondi in occasione della Pasqua, chiedendo a qualche collega e amico, anche in modo un po’ goffo, se fosse interessato a partecipare. Sempre in quell’anno ho cominciato ad allestire, nel piccolo Comune dove abito, i primi banchetti per Halloween. Da quel momento, accanto a me si sono materializzati, in un lampo tantissimi altri genitori e volontari, pronti ad aiutarmi.
Adesso posso dire che questa non è più una mia storia ma nostra. Ora siamo tanti volontari e tutti con la volontà di aiutare a guarire un bambino in più e a dare speranza a tante mamme e tanti papà.

Nel 2023 ho realizzato un’altra GRANDE impresa: correre come maratoneta la Milano Marathon per il Comitato Maria Letizia Verga. In questa occasione, ho avuto l’opportunità di mettermi davvero in gioco, mettendoci cuore e gambe, ma soprattutto di aiutare il Comitato raccogliendo fondi per i loro progetti di ricerca, cura e assistenza.

Chissà quali saranno le prossime sfide future, ma qualsiasi esse siano mi troveranno pronto!”

   

 

 

 

Un sogno nero azzurro diventato realtà

Edoardo e Fabiana sono un adolescente e una bambina, ma hanno due cose in comune: sono pazienti del Centro Maria Letizia Verga-Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza e il loro cuore batte per l’Inter!

Per questo proprio loro sono stati scelti per rappresentare tutti i bambini e ragazzi in cura al Centro in un momento molto speciale, che è stato di chiusura di un progetto di arteterapia, incentrato sul valore dello spirito di squadra.

Al Centro Sportivo Suning, Fabi e Edo hanno consegnato al capitano dell’Inter, Lautaro Martínez, due palloni decorati nelle stanze di reparto al Centro insieme all’associazione Artis: in una serie di passaggi da stanza a stanza, ogni paziente è stato invitato a decorare un esagono di un pallone da calcio, dando libero sfogo alla sua fantasia e alle sue capacità e facendo diventare quel piccolo pezzetto una finestra sulla sua immaginazione.

E’ stata una mattinata piena di emozioni, così intense che preferiamo raccontarvele con le parole di chi le ha vissute:

Edoardo:

La giornata con i giocatori dell’Inter è stata molto emozionante. I giocatori sono stati molto disponibili e gentili con noi. Abbiamo poi incontrato i grandi campioni: Lautaro, Barella, Dimarco, Carlos Augusto e altri. È bello sapere che, anche se malati, possiamo vivere esperienze speciali che ricorderemo per il resto della vita. Forza Inter!

Mamma e papà di Edoardo:

Già sapevamo che il Centro Maria Letizia Verga è un luogo unico e speciale, dove i nostri ragazzi vengono curati al meglio, non solo nel corpo. Nella fatica della malattia si ha la sensazione di perdere qualcosa, ma le esperienze speciali che si vivono qui hanno dato a Edo lo stimolo per superare anche i momenti più difficili. Noi genitori abbiamo respirato la felicità di Edo e abbiamo visto nei suoi occhi la luce della spensieratezza.

Fabiana:

Incontrare i giocatori dell’Inter è la cosa più bella che mi sia capitata! E’ un ricordo che resterà per sempre nel mio cuore.

Papà di Fabiana:

Grazie perché avete esaudito il sogno di mia figlia.

Lucia (Artis):

Non tutti i bambini e ragazzi erano ad Interello, ma attraverso il pallone è stato come se lo fossero; perché tutti i bambini e ragazzi, in ospedale, su quel pallone ha lasciato disegni e colori.

Grazie Inter! Sempre in campo insieme a noi per i nostri bambini e ragazzi.

UN DISEGNO PER UN SORRISO

I ragazzi della 2^ Media dell’Istituto Preziosissimo Sangue all’opera per i bimbi del Centro Maria Letizia Verga.

Messaggi e colori per strappare un sorriso e fare coraggio ai nostri piccoli ricoverati.

La Dott.ssa Silvia Gamba, specializzanda in Pediatria e ora operativa nel Day Hospital del Centro: ‘Il regalo più grande da fare a qualcuno è raccontare la propria storia’.

I martedì pomeriggio della scuola secondaria dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Monza sono caratterizzati da una serie di laboratori particolari che vedono coinvolti i ragazzi. Nel mese di aprile alcuni studenti della classe 2^ A si sono messi all’opera realizzando dei disegni da consegnare ai bambini ricoverati nel nostro Centro Maria Letizia Verga-Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori. Il 16 aprile è stato quindi organizzato un incontro tra la classe e la Dottoressa specializzanda Silvia Gamba per conoscere meglio questa realtà e guardare da vicino la leucemia.
Queste sono le testimonianze della giovane Dottoressa, della Professoressa che ha organizzato la raccolta e dei genitori volontari che hanno fatto da tramite:

Dott.ssa Silvia Gamba 

Mi chiamo Silvia e sono una specializzanda in pediatria… Non che me lo stia chiedendo qualcuno. Sono io che lo ripeto mentalmente mentre salgo i gradini che arrivano alla seconda media, la classe in cui sto andando a raccontare del mostro sotto al letto che abita i nostri reparti, la leucemia. Quando mi hanno chiesto di farlo ho provato due emozioni: immediato entusiasmo seguito da un’ondata di apprensione nata subito dopo aver accettato. E adesso cosa dico? Come traduco quel mondo di protocolli e chemioterapie in una storia che sia luminosa e colorata come le pareti del Centro? La cosa che più mi spaventava erano le domande a cui avrei dovuto rispondere, perché se c’è una cosa che ho imparato da questo lavoro è che le domande veramente serie sono quelle che possono essere formulate da un bambino, che sono anche quelle a cui di solito non c’è risposta.

Così nel corso della giornata ho iniziato a farle io queste domande, ai medici strutturati che incontravo nei corridoi, ottenendo in cambio una preziosissima carrellata sulle loro prime esperienze di racconto della malattia. “Lo abbiamo fatto tutti prima o poi, le parole che vuoi dire nasceranno da sole guardandoli negli occhi”.
E gli occhi dei ragazzi, ho scoperto, cambiano continuamente. Ci si riesce a valutare in base alla sentenza di quegli sguardi, una bilancia di precisione sulla quale soppesare l’effetto del proprio discorso.  Il loro ascolto è magnetico, è una potenza che crea ed espande. Davanti alla loro curiosità si è dispiegata naturalmente la mia flow chart fatta di canti, rabbia, risate, pianti e giochi dentro a quei protocolli. In mio soccorso è venuta anche una parola magica pronunciata dal papà di una ex paziente che mi ha accompagnata in questa avventura. “Il Centro diventa un po’ una seconda casa”, e una casa è un posto dove si mangia, si sta caldi e ci si allena ad andare per strade sconosciute senza paura.
Siamo pelle, vene, ossa, sangue e nervi ma soprattutto siamo storie. E il regalo più grande che si possa fare a qualcuno è raccontare la sua storia.
Ho offerto il racconto di tutti i miei piccoli e grandi pazienti che ogni giorno affrontano la malattia e ho ricevuto in dono dei bellissimi disegni per decorare le loro giornate
.

 

Prof.ssa Eleonora Pozzi 

Non uno qualsiasi, ma l’ospedale di Monza “a misura di bambino”: a questa splendida struttura e al suo prezioso progetto è stato dedicato il laboratorio pomeridiano dei ragazzi della classe 2^A – secondaria di I grado – dell’Istituto Preziosissimo Sangue. Martedì 16 aprile, infatti, due genitori volontari e la giovane dottoressa Silvia sono venuti a presentare la bellissima realtà del Comitato Maria Letizia Verga, per la quale una quindicina di alunni ha realizzato dei disegni personalizzati da donare ai bambini in cura, in modo da decorare le loro camere con incitamenti e colori. Come scuola, siamo molto contenti sia stato accolto l’invito di far conoscere il Comitato ai nostri ragazzi, sicuri del fatto che momenti così significativi possano essere fonte di riflessione sul senso di vicinanza, solidarietà e dono gratuito del proprio tempo e impegno.

 

Anna e Michele: mamma e papà del Comitato

Il pensiero c’è fin dal mattino: ‘Funzionerà? Come la prenderanno i ragazzi? Nostra figlia finirà per imbarazzarsi ad averci nella sua classe?’ Non è facile pensare di proporre qualcosa di diverso ai ragazzini di 13 anni. Si sa come sono a questa età, sempre un po’ annoiati, sempre un po’ stanchi, figurarsi poi all’ultima ora di un lungo martedì di scuola… Eppure da tempo pensavamo a come portare un po’ di Comitato nel nostro Istituto e dare seguito con i racconti alle raccolte fondi tramite banchetti o altre iniziative. La gentilissima dottoressa specializzanda Silvia è venuta in nostro aiuto. Il suo sorriso è di quelli magnetici. E non potrebbe essere altrimenti visto il lavoro che fa: se non sorridi ai bambini malati come puoi saperli rassicurare? Ecco che così l’ora che passiamo nella nostra 2’A scorre veloce, è seria ma non pesante e ci fa forse sentire più vicini a questi ragazzini interessati ad una realtà diversa che, seppur fa paura, non porta solo tristezza. Finiamo anche per ridere. Con in mano un blocco di disegni tutti belli e colorati da consegnare ai bambini ricoverati, con gli occhi un pochino lucidi e.. il cuore un po’ più pieno!

I nostri genitori sono straordinari e la rete che riescono a costruire intorno a loro, grazie alla potenza di una testimonianza fatta di coraggio e amore, è senza eguali.

   

Giacomo e Monica hanno vinto! – Milano Marathon 2024

Quest’anno per noi la Milano Marathon è stata ancora più straordinaria!

Tra i 441 runner che domenica hanno corso con e per noi, c’erano anche Giacomo e Monica, due dei nostri oltre 2.000 bambini e ragazzi guariti da leucemia e linfoma e ex atleti del nostro progetto Sport Therapy.

Monica che ha corso una delle frazioni dell’Unicredit Relay Marathon e Giacomo che, con la carrozzina da gara Joelette, ha percorso l’ultimo kilometro e ha tagliato il traguardo proprio sotto il Duomo di Milano, a simboleggiare il valore inestimabile dello sport: inclusivo, aggregante e curativo.

Siete GRANDI ragazzi!

Per leggere il comunicato stampa clicca qui

 

“Caro Signor Verga…”

Caro Signor Verga,

sento l’urgenza di scriverle queste righe poiché non ho avuto modo di salutarla prima di concludere la mia attività lavorativa per pensionamento il 31/12/2021.

Forse non è un caso che non l’abbia incontrata perché in questi ultimi giorni sono stata sovrastata da molte emozioni e come un flashback mi sono venute in mente tante immagini e momenti vissuti fin dall’inizio, nell’aprile del 2002.

Grazie alla sua generosità, operosità e profonda umanità, ho potuto conoscere, vivere, partecipare a questa realtà umana toccante, dove il dolore si alterna alla gioia, la paura alla speranza, la lotta alla resa. Ma ho anche compreso che la resa rende forte, il riconoscere il dolore e stare con esso conduce ad aprirsi al mondo degli altri, a condividere il proprio ed altrui dolore finché esso diventa azione che apre le porte a speranze, a costruzioni di mattoni di amore, compassione e profonda partecipazione.

Ciò che lei ha costruito concretamente è impregnato di questo amore. Amore che crea amore, passione, forza per la vita di tutti i piccoli malati che passano al Centro Maria Letizia Verga, dove trovano un luogo del cuore grazie ai tanti collaboratori che si dedicano a loro e ai loro sogni!

Quello che mi preme ancora dirle è quanto questa realtà ha inciso nella mia vita personale, quanto il trovare un luogo di lavoro che si confacesse alla mia ricerca profonda di sentirmi utile in ambiti dove si trovano i più fragili, dove c’è bisogno di sostenere concretamente chi si prodiga per i fragili, quanto tutto questo mi abbia fatto comprendere la relatività della nostra umana vita, e la bellezza che questa vita ci riserva, la forza e la resilienza inaspettate che possono scaturire da ognuno di noi quando tutto sembra crollare.

Mi si aprono davanti agli occhi immagini di momenti di emozione, i pianti dei nostri specializzandi, le sorprese per la forza inattesa di bambini molto malati, la gioia per pazienti diventati grandi e volenterosi di aiutare a loro volta, grazie alla loro esperienza personale, scegliendo la professione del medico, la dedizione dei nostri medici nell’affrontare con molta attenzione caso per caso, senza dare mai nulla per scontato.

E’ di questo piccolo grande universo di umanità che sono grata e sarò grata nei tempi a venire, affinché mi sia di esempio nei momenti di sconforto e sofferenza, ma anche di passione, di entusiasmo e gioia della mia prossima vita.

Un grazie immenso a lei e a tutti i suoi collaboratori, alle colleghe del Comitato, a chi promuove con autenticità il Centro Maria Letizia Verga, affinché continui ad essere un centro di eccellenza per la scienza medica, ma soprattutto per la scienza del cuore, la più umana delle scienze!

 

Con affetto,
Andreina

Il Comitato MLV accende la Villa Reale di Monza

Il Comitato Maria Letizia Verga partecipa alla campagna nazionale Accendi d’Oro, accendi la speranza, dedicata alla sensibilizzazione di istituzioni e opinione pubblica sull’oncoematologia pediatrica. In occasione di questo importante appuntamento, ogni sera dal 21 al 27 settembre, la Villa Reale di Monza si illuminerà di luce dorata per i bambini e gli adolescenti malati di leucemia e linfoma in cura al Centro Maria Letizia Verga.

L’iniziativa, promossa da FIAGOP – Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica, si inserisce nell’ambito del Settembre d’oro mondiale dell’Oncoematologia Pediatrica: mese in cui monumenti e punti di interesse di tutto il mondo risplendono di luce dorata per accendere simbolicamente i riflettori sulle problematiche dei tumori in età pediatrica. Inoltre, sono milioni le persone che in questo periodo dell’anno indossano un nastrino d’oro, colore che ricorda quanto siano preziosi i bambini e gli adolescenti colpiti dal cancro, la principale causa di morte per malattia dei bambini.

«Nonostante la ricerca abbia fatto passi da gigante negli ultimi decenni, permettendo all’80% dei bambini malati di guarire, c’è ancora moltissimo lavoro da fare. Questo tipo di iniziative ci ricordano quanto sia fondamentale tenere viva l’attenzione di tutti, soprattutto nei momenti di difficoltà come quello che stiamo attraversando, perché i bambini non hanno mai smesso di avere bisogno delle nostre cure e della nostra assistenza. In questi mesi di emergenza il Comitato non si è mai fermato e il nostro obiettivo continua ad essere quello di guarire ogni giorno un bambino in più.» commenta Giovanni Verga, Presidente del Comitato Maria Letizia Verga.

«In Italia sono circa 2.400 le nuove diagnosi di tumori infantili ogni anno, spiega il Sindaco Dario Allevi. Sono numeri drammatici contro i quali nella nostra città, ogni giorno da quarant’anni, combatte il Comitato Maria Letizia Verga. E grazie alla passione e all’impegno di medici, infermieri e volontari i bambini, che sono costretti a fermarsi per un po’ a causa della malattia, una volta guariti ripartono con la stessa energia e voglia di vivere».

Con questi propositi il Comitato rilancia la campagna L’assistenza non si ferma sulla piattaforma di crowdfunding www.retedeldono.it il cui intento è quello di far fronte alle spese di gestione ordinaria e straordinaria per l’emergenza COVID-19 del Residence Maria Letizia Verga: una casa di accoglienza a disposizione dei bambini e delle famiglie residenti lontano dall’ospedale, che non sono in grado di poter tornare a casa al termine delle giornate di terapia in Day Hospital.

L’invito è quindi quello di sostenere la campagna di raccolta fondi del Comitato e non perdersi il suggestivo ed emozionante spettacolo che animerà la Villa Reale di Monza nei prossimi giorni, perché è solo grazie a una maggiore sensibilizzazione sul cancro infantile che si avranno un aumento dei finanziamenti alla ricerca, terapie più adatte e mirate per i bambini e, infine, un miglioramento nei risultati di cura.

#accendidoro, #GoGold, #iostoconilcomitato #lassistenzanonsiferma

“Luce mia” un anno dopo

COME SEMPRE ESISTE UN FILO, NELLE COSE BELLE CHE ACCADONO.

L’idea di uno spettacolo teatrale che raccontasse la storia di questi 40 anni è nata dall’incontro che sembra casuale tra noi, la nostra attrice del cuore, Orsetta Borghero, (che da anni presta la sua voce e la sua carica emotiva ineguagliabile a tutta la comunicazione della nostra associazione) e uno dei più bravi autori del panorama italiano odierno, Bruno Fornasari.

È bastato un incontro un pomeriggio al Teatro Filodrammatici di Milano, dove Bruno è direttore artistico, perché quello che sembrava un progetto quasi impossibile prendesse forma. La nostra storia e la professionalità degli artisti, chiamati a realizzare il progetto, non sarebbero bastati se ancora una volta non ci fosse stata la sensibilità, la voglia di fare qualcosa per gli altri e la disponibilità di volere capirci e voler entrare nel nostro mondo e nella nostra realtà.

Ed ecco qui il miracolo, come se nascesse dalla memoria delle migliaia di persone che hanno avuto una parte in questi quarant’anni, si apre il sipario e la grande emozione inizia. Due giovani autori e attori usciti dalla scuola dei Filodrammatici: Dario Merlini e Alessandro Savarese scrivono parola per parola la nostra storia. Bruno Fornasari guida sapientemente la regia e tutta la messa in scena.

Nove attori straordinari si succedono sul palco con alle spalle un lavoro enorme emotivo e professionale per arrivare a essere noi, noi Comitato. I medici, Giovanni Verga, i genitori, i bambini che non ce l’hanno fatta, a partire da Maria Letizia, a tutti quelli che sono diventati grandi e vivono intorno a noi con noi. E sul palco la scena finale: un gruppo di ragazzi guariti che sale e ci ricorda che dobbiamo contare gli anni in ragazzi guariti. Questa è la nostra missione, questo è il nostro sogno.

Il nostro grazie immenso va agli straordinari attori che hanno per più di un mese dedicato il tempo a questa nostra storia con una dedizione, rispetto e cuore che solo i grandi artisti possono esprimere: Orsetta Borghero, Tommaso Amadio, Dario Merlini, Alessandro Savarese, Silvia Altrui, Denise Brambillasca, Gaia Carmagnani, Daniele Crasti, Ilaria Longo e Umberto Terruso.

E grazie a Nicola Savino, un ospite speciale che ha voluto salire sul palco per fare la voce narrante che con ironia, cuore e spontaneità ci ha accompagnato in questa serata indimenticabile.

Non possiamo smettere di GUARIRE UN BAMBINO IN PIU’

Carissimi,

vorremmo condividere con voi questa informazione, doverosa forse più per chi non conosce nel dettaglio la nostra realtà e la nostra missione.

Il Comitato Maria Letizia Verga ogni anno raccoglie fondi da reinvestire nelle attività di cura, ricerca e assistenza del Centro Maria Letizia Verga per lo studio e la cura delle Leucemie di Monza, reparto di ematoncologia pediatrica, che da 40 anni rappresenta un’eccellenza in Italia. Le nostre raccolte fondi sono necessarie al supporto delle cure nei reparti clinici di eccellenza e in buona parte per la continuità della ricerca del Centro Tettamanti che, come potete capire, non può fermarsi.

Inoltre, i nostri fondi sono destinati all’aiuto di tante famiglie di bambini e ragazzi ricoverati nei nostri reparti che non hanno possibilità di affrontare un periodo di cura lungo, spesso anni, senza un supporto economico e logistico.
Tutte le nostre voci di raccolta e spesa sono documentate nei bilanci certificati e pubblici che potrete
trovare nei nostri siti ufficiali.
Siamo costretti, come tutti, in questo momento a fare i conti con un’emergenza che non ha precedenti
e con chiare esigenze di priorità che a tutti sono ben chiare.

Vi possiamo anche dire che:
• Al Centro Maria Letizia Verga i nostri piccoli pazienti stanno ricevendo, nel massimo della
sicurezza, secondo tutte le disposizioni dei nostri responsabili sanitari, tutte le cure necessarie
per continuare a combattere la loro malattia grazie ai nostri medici, infermieri e personale
sanitario.
• Il nostro Direttore della clinica e direttore sanitario della Fondazione MBBM, Prof. Andrea
Biondi, fa parte dell’Unità di crisi dell’Ospedale San Gerardo ed è in prima linea con la sua
competenza, prestando quotidianamente il suo intervento in questi giorni di massima allerta a
fianco dei reparti dell’Ospedale di Monza direttamente operativi sull’emergenza Covid 19.
• 4 dei nostri medici si sono messi a disposizione degli altri reparti per l’emergenza in corso e
prestano la loro attività, seguiti da vicino dal prof. Biondi.
• Per quello che potremo, e nel massimo della collaborazione, aiuteremo direttamente anche con
l’acquisto di strumenti gli altri reparti dell’Ospedale San Gerardo, attività già in atto con alcune
azioni specifiche e direttamente coordinate con il Prof. Biondi e la Direzione del San Gerardo.

Al tempo stesso, però, è doveroso specificare, vista la premessa iniziale, che dobbiamo limitare i danni
al fermo di tutte le nostre attività correnti (manifestazioni, eventi, raccolte pubbliche di fondi) per dare ai nostri medici e ai nostri reparti la possibilità di andare avanti a curare la leucemia e i linfomi che nel momento di questa pandemia restano le malattie da combattere.

Comprenderete, quindi, che è doveroso continuare a lavorare, seppur da casa, nel cercare di
contenere le perdite e i danni alla nostra attività, perché NON POSSIAMO SMETTERE DI
GUARIRE UN BAMBINO IN PIU’.
Anche l’attività di consegna in alcune zone tramite corriere delle nostre Uova di Pasqua è un’azione di
recupero.
Il team della Segreteria e della Comunicazione e Fundraising è attivo per continuare a svolgere
al meglio tutte le azioni necessarie.

Certi della comprensione e dell’aiuto, INSIEME CE LA FAREMO!

Grazie a tutti di cuore,
il Presidente Giovanni Verga
la Responsabile Comunicazione e Fundraising Lorella Marcantoni

#NOIRESTIAMOACASA

Carissimi genitori e amici,

dobbiamo comunicarvi che a partire da domani il Comitato Maria Letizia Verga chiude completamente i propri uffici.

Fino ad oggi siamo riusciti a tenere regolarmente aperta la Segreteria del Comitato, grazie alla presenza di Michela, ma purtroppo per disposizioni legate al nostro Centro e per rispetto delle indicazioni di sicurezza sanitaria, vi informiamo che a partire da domani 12 marzo 2020 anche la Segreteria sarà chiusa.

Tutto il team del Comitato resta comunque a vostra disposizione e per qualunque necessità potete contattarci al numero 342.0070626 dal lunedì al venerdì nel seguente orario: dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 17. Restiamo sempre in contatto con tutti voi anche con i social e con il nostro sito.

Vogliamo cogliere l’occasione per esprimere, anche a nome dei nostri genitori, la più profonda gratitudine ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario del Centro Maria Letizia Verga per gli sforzi che ogni giorno continuano a fare per garantire ai nostri bambini e ragazzi le migliori cure e la migliore assistenza. Desideriamo inoltre esprimere la nostra totale vicinanza anche a medici, infermieri e operatori di tutti gli altri reparti dell’Ospedale San Gerardo impegnati a combattere questa emergenza. Coraggio!

Grazie a tutti.

#NOIRESTIAMOACASAfatelo anche voi, è fondamentale. Contiamo sull’impegno di tutti, ora più che mai, perché siamo certi che INSIEME POSSIAMO FARCELA.

Un caro saluto,
il Presidente Giovanni Verga