Un albero che significa rinascita
Ecco cosa scrive Riccardo, un adolescente, un piccolo grande uomo.
L’albero è simbolo di rinascita… è proprio vero che si può nascere una seconda volta grazie all’amore e alla vicinanza di chi “ti vuole bene” (come si sente lui), che completa in maniera indispensabile l’azione di medici e farmaci.
Amore-amicizia-speranza-tempo che passa-rinascita: grazie caro Ric e non mollare!
Momcilo Jankovic
Amore-Amicizia-Speranza-Tempo che passa-Rinascita
Queste sono le prime 5 cose che mi vengono in mente guardando questo albero.
Questo cartellone mi è stato portato da una mia amica insieme ad una scatoletta piena di foglie di stoffa.
All’inizio era solo il disegno di un albero spoglio ed io ogni giorno appendo una foglia.
Sono partito dal giorno del trapianto, 7 aprile 2014.
Le foglie sono tutte diverse perché ogni giorno è diverso dagli altri, c’è sempre qualcosa di nuovo.
Questo albero può avere molti significati: può semplicemente essere visto come un modo per fare il conto alla rovescia, oppure con i significati che gli ho dato io che sono appunto quelli scritti nel titolo.
Anche se ce ne è uno che sento più degli altri: RINASCITA.
Infatti sul cartellone ci sono scritte anche 3 frasi… una sull’amicizia, una sull’amore e una che dice:
“Il miglior momento per piantare un albero era 14 anni fa, (quando sono nato) il secondo miglior momento è ora”.
Io ho subito capito che si parlava di una rinascita e ogni volta che lo guardo ci penso e sono sicuro che con questa nuova vita andrà tutto bene e nel migliore dei modi.
Ogni volta che appendo una foglia penso a questa mia amica speciale, che mi ha anche fatto capire molte cose, ma soprattutto che in queste situazioni capisci veramente chi ti vuole bene e chi ti è davvero vicino.
A questi 3 significati che ho colto dalle frasi si sono poi aggiunti quelli della speranza e del tempo che passa.
Questi ultimi li ho colti solo con il passare dei giorni vedendo che le foglie aumentavano sempre di più e io stavo sempre meglio.
Ho capito quindi che con il tempo e la pazienza finirà anche questa, e ho ancora di più la speranza di migliorare ancora di più e tornare al più presto ad una vita come prima.
Riccardo Gusmeroli
A seguire il testo scritto da Miriana, l’amica che ha regalato a Riccardo il cartellone con l’albero, e il commento di Marta Scrignaro, psicologa del Centro di ematologia pediatrica di Monza.
Ciao Riki,
ti ho scritto poche righe per spiegare il perché ti ho fatto il cartellone con l’albero.
Spero ti faccia piacere.
Ho realizzato il cartellone per Riki rappresentante un albero perché L’albero è il simbolo di vita, il tronco è il suo sostegno le sue foglie vivono di luce e di acqua.
L’albero in autunno perde le foglie per poi rinascere e fiorire in primavera ed esplodere in bellissimi fiori e frutti nel periodo estivo; proprio come Riki che con il trapianto del midollo ha ricominciato a sorridere, a sperare, e piano piano giorno dopo giorno l’albero si infoltisce di foglie e mi auguro con tutto il cuore che Riki ritorni più sereno, più forte e pieno di energia.
Ogni foglia rappresenta un giorno in più del cammino non sempre facile che porta alla fioritura di un albero stupendo e il rafforzamento della nostra già grande e speciale amicizia.
Miri
Vengo subito attratta da questo albero imponente e spoglio che fa compagnia a Ricky raggomitolato nel suo letto a un solo giorno dal trapianto, una piccola foglia verde agganciata ad un ramo lì sulla sinistra sembra sussurrarmi all’orecchio “sono piccola ma forte e decisa”.
Chiedo subito a Ricky chi gli ha fatto questo regalo speciale e così ha inizio la mia storia con “l’albero di Miriana”. Un albero creativo suggeritore di nessi nuovi tra elementi noti, potente richiamo alla vita, un albero massimamente raffinato per la sua estrema semplicità. Un albero simpatico che sa farsi subito amare. Un albero paziente che non ha paura delle battute d’arresto, ma che sa mostrarsi così com’è, ogni giorno.
Esco dalla stanza con un solo pensiero: “devo solo ricordare a Ricky di bagnarlo” tutto il resto viene da sé.
Ora quest’albero è ricco di foglie, ognuna mi sussurra “noi saremo sempre in cerca di approdi dove poter cantare ed essere ascoltati. Ma che ne sarà dell’ombra che si frange dove nessuno è ad ascoltarla? É l’inaudito dentro di noi che alimenta la nostra profonda afflizione. (Gibran, il Giardino del profeta).
E così nuovamente un aiuto a far memoria del nostro quotidiano compito:
ascoltare, per come ci è possibile, perché sia sempre meno l’inaudito e sempre più l’inedito.
Marta Scrignaro